Lo studio promosso dall’Osservatorio sulla mobilità aziendale, composto da Fleet e Mobility Manager di grandi aziende, fornisce indicazioni e trend sui temi di maggiori interesse per le flotte.
Roma, 7 marzo 2016 – Il diesel si conferma alimentazione “regina” delle flotte, cresce l’incidenza delle motorizzazioni alternative e si riducono le emissioni di CO2 (sotto soglia 120 g/km) dei parchi auto aziendali italiani.
Boom per la telematica: il 50% delle vetture è dotata di black box. Navigatore, bluetooth e sensori di parcheggi sono gli optional più richiesti da chi guida vetture aziendali. Oltre la metà delle imprese utilizza sistemi elettronici di monitoraggio del parco auto e dispositivi hi-tech per proteggere la propria flotta dalla piaga dei furti.
Sono questi i principali risultati della ricerca “Flotte Aziendali 2016”, promossa da Top Thousand, l’Osservatorio sulla mobilità aziendale composto da Fleet e Mobility Manager di grandi aziende nazionali e multinazionali.
La ricerca ha preso in considerazione una flotta campione di oltre 31.000 veicoli aziendali, appartenenti a parchi auto di grandi dimensioni.
Diversi gli spunti di interesse, focalizzati su tematiche strategiche per il mondo delle flotte aziendali quali le modalità di gestione della flotta, le alimentazione più diffuse, le emissioni, gli strumenti telematici, le previsioni di mercato e le criticità nella gestione del parco auto.
Grandi flotte: l’86% è a noleggio
Il primo dato che emerge dallo studio evidenzia che quasi 9 veicoli su 10 (l’86% della flotta intervistata) sono gestiti attraverso la formula del noleggio a lungo termine, a conferma di come la locazione del bene auto e, soprattutto, i servizi di gestione connessi all’offerta di renting aziendale abbiano catalizzato in modo significativo la domanda di mobilità dei grandi parchi auto italiani. Il restante 14% è composto da veicoli di proprietà dell’azienda (7%), in leasing (3%) o gestiti in fleet management (4%). Una quota residuale riguarda vetture prese in noleggio a breve termine per esigenze temporanee (pre-assegnazione).
Diesel oltre l’80% della flotta, crescono le “alternative”, si riducono le emissioni di CO2
Il diesel resta l’alimentazione “regina” delle flotte con l’81,6% del totale. Il dato interessante riguarda però le crescita delle motorizzazioni alternative, con le vetture ibride poco sopra il 9%, seguite dalle elettriche (4,4%) e da GPL e metano (entrambe all’1,3%). Il dato risente della presenza nel campione di aziende particolarmente attive nella compensazione delle emissioni inquinanti.
Il continuo turnover dei veicoli aziendali (quelli a noleggio vengono sostituiti mediamente ogni 48 mesi) e la conseguente immissione in flotta di nuovi veicoli ha prodotto negli ultimi anni un netto calo nelle emissioni di CO2, che oggi toccano in media i 120 g/km e restano in costante flessione.
Telematica a bordo: flotte sempre più connesse, sicure e monitorate
Negli ultimi 24 mesi la telematica ha rafforzato il proprio ruolo strategico anche a bordo dei veicoli aziendali, con l’obiettivo di supportare e rendere più agevole e sicura la guida del driver e, contestualmente, migliorare la capacità del fleet manager di monitorare la propria flotta.
Ma quali sono gli equipaggiamenti preferiti dai driver? Il navigatore (a bordo dell’80% dei veicoli) sembra ormai un optional irrinunciabile, seguito dal bluetooth (65%) e dai sensori di parcheggio (55%). Nell’elenco degli strumenti che semplificano la vita e facilitano l’uso dell’auto non mancano sistemi di sicurezza più o meno recentemente integrati sulle vetture in commercio, come il cruise control (40%), i sistema di frenata d’emergenza city (20%) o quelli di mantenimento corsia (10%), piuttosto che di riconoscimento dei cartelli stradali (5%). In forte crescita anche la connettività.
Se la telematica, da una parte, contribuisce a migliorare e rendere più sicuri gli stili di guida, d’altra parte permette anche al fleet manager di gestire al meglio il proprio parco auto, consentendo di monitorare e intervenire istantaneamente sugli indicatori chiave della performance della flotta, dalla scelta dell’auto, fino alle analisi e ai report statistici.
Il 40% delle grandi flotte intervistate dispone già di sistemi telematici di monitoraggio, in particolare per controllare online i consumi di carburante oppure per gestire i sinistri in modo rapido e semplificato. Il 15% del campione, inoltre, valuta positivamente questi strumenti e dichiara che entro l’anno li attiverà. Sempre a proposito di dispositivi tecnologici, la ricerca promossa da Top Thousand prende, inoltre, in considerazione due temi chiave: le black box e i sistemi antifurto hi-tech.
Per oltre metà delle aziende intervistate la scatola nera non è ancora realtà, anche se una parte significativa di queste è in procinto di installarla sui propri veicoli.
Più complesso il tema dei furti, che da sempre colpisce in modo significativo i veicoli aziendali (danno annuo stimato dall’Associazione ANIASA pari a 57 mln di euro per il solo noleggio), mediamente più nuovi, manutenuti e appetibili per i trafficanti di vetture e pezzi di ricambio rubati. Nonostante la minaccia incombente, oggi non tutte le aziende decidono di contrastare con strumenti ad hoc la piaga dei furti. Le imprese più attente e preoccupate dal fenomeno si stanno però gradualmente dotando di dispositivi hi-tech per combattere questa battaglia. In particolare, il 61% delle flotte ha a bordo sistemi satellitari, mentre il 6% adotta antifurti con tecnologia in radio-frequenza. Il restante 33% si affida a sistemi meccanici/elettronici (volumetrici).
2016, per le flotte un anno in crescita con una priorità assoluta: la sicurezza…e i saving
L’uscita dalla crisi è ancora lontana, ma i primi timidi segnali di ripresa spingono le aziende intervistate a un moderata fiducia nel prossimo futuro. Se il 68% dichiara che nei prossimi 12 mesi il numero dei veicoli in flotta resterà stabile, il 21% si attende che questo aumenterà, mentre l’11% teme ulteriori contrazioni. Parimenti, sembra trovare un freno anche il graduale, ma costante calo delle percorrenze annue dei veicoli, conosciuto negli ultimi anni. Per l’81% delle aziende i chilometri percorsi resteranno stabili, il 19% crede che invece torneranno a crescere.
Ma quali sono le priorità per i fleet manager nel prossimo anno?
La crescita della sicurezza su strada viene indicata dalla quasi totalità degli intervistati (84%), mentre la metà di questi (53%) punta a vedere aumentare la soddisfazione dei dipendenti, fruitori ultimi dei servizi di mobilità aziendale.
Si attestano, invece, sui gradini più bassi della scala di priorità i must degli ultimi anni: il downgrading dei veicoli in flotta (16%) e l’accordo con i noleggiatori per una proroga dei contratti (11%), a testimonianza di come i consumi della clientela aziendale, dopo un periodo di rinnovamento nella fase più acuta della crisi economica, adesso si siano stabilizzati. Restano, invece, in cima all’agenda di una parte significativa di fleet manager la riduzione complessiva dei costi della flotta (47%) e, in particolare, di quelli relativi ai consumi di carburante (42%).
Momenti critici nella gestione della flotta: “costi imprevisti e riconsegna”
Un ultimo focus della ricerca riguarda le aree da migliorare nella gestione della flotta (individuate in una scala valoriale da un minimo di criticità 1 a un massimo di 5).
La media dei voti evidenzia una generale soddisfazione verso i servizi utilizzati e mostra come l’attenzione dei fleet manager si concentri principalmente su “i costi di gestione imprevisti” (indice di criticità 3,8), segnalati da quasi la metà delle aziende come problematica principale, seguito dal “momento della riconsegna della vettura a fine noleggio” (indice: 3,5), dalla “scarsa flessibilità nell’offerta di servizi” (3,2) e dai “tempi di consegna del veicolo” (3,1).
Infine, le aziende intervistate lanciano un segnale alle case petrolifere: il 55% attribuisce un valore elevato alla possibilità di disporre di una “carta carburante universale”, utilizzabile in tutte le stazioni di servizio e non solo in quelle appartenenti al brand convenzionato.
“Il nostro Osservatorio – evidenzia Riccardo Vitelli, Presidente di Top Thousand – nasce proprio dalla volontà dei fleet manager di grandi aziende di accendere un focus, anche attraverso iniziative e analisi come questa, sulle tematiche connesse alla gestione delle flotte aziendali e alle novità che caratterizzano, più in generale, il mercato dell’auto. Le nostre elaborazioni condotte su un ampio campione di grandi flotte evidenziano un processo ormai inarrestabile di apertura della mobilità aziendale agli strumenti telematici in grado, contestualmente, di contribuire alla sicurezza sulle strade, al comfort del driver e di semplificare tutte le attività di monitoraggio e gestione del parco auto dei fleet manager ”.