Il mercato dell’usato lordo (ossia con le minivolture – le permute che poi i commercianti venderanno ai clienti finali) a dicembre ha segnato una decrescita in volume del 16,08%.
Analizzando i valori assoluti, dicembre di quest’anno ha registrato 324.531 passaggi, contro i 386.710 dello stesso mese dell’anno precedente; il che equivale a 62.179 passaggi in meno.
Passaggi di proprietà di autovetture 2012
2012 |
2011 |
var |
|
Gennaio |
349.222 |
364.785 |
-4,27% |
Febbraio |
339.756 |
408.440 |
-16,82% |
Marzo |
391.863 |
426.972 |
-8,22% |
Aprile |
327.386 |
403.899 |
-18,94% |
Maggio |
380.007 |
418.371 |
-9,17% |
Giugno |
333.143 |
381.012 |
-12,56% |
Luglio |
355.811 |
381.257 |
-6,67% |
Agosto |
232.980 |
257.087 |
-9,38% |
Settembre |
309.440 |
375.747 |
-17,65% |
Ottobre |
407.005 |
376.080 |
8,22% |
Novembre |
374.122 |
390.822 |
-4,27% |
Dicembre |
324.531 |
386.710 |
-16,08% |
TOTALE |
4.125.266 |
4.571.182 |
-9,75% |
L’intero anno 2012 ha prodotto 4.125.266 passaggi, contro i 4.571.182 del 2011, il che equivale ad un flessione del 9,75% e a 445.916 passaggi in meno.
Il 2012 è stato un anno da dimenticare per tutto il settore dell’automobile: il mercato del nuovo ha perso il 22,5%, mentre quello dell’usato ha retto meglio perdendo il 9,75%. Con riferimento all’usato undici mesi su dodici sono stati negativi, a dimostrazione che la contrazione è stata strutturale.
Gli italiani hanno comprato meno auto usate. Diverse le cause.
Dal lato dell’offerta la contrazione delle vendite di auto nuove (-22,5%) ha generato meno disponibilità di prodotto usato. Le permute, infatti, nei primi 11 mesi del 2012 sono calate dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2011, e non è poca cosa considerando che queste pesano circa il 41% sui passaggi di proprietà totali.
Dal lato della domanda la crisi economica e le recenti manovre fiscali hanno pesato moltissimo sulle tasche degli italiani, limitando i consumi, soprattutto quelli di maggior valore come l’auto. Inoltre l’aumento di alcuni costi di gestione dell’auto come l’assicurazione, i carburanti e i pedaggi autostradali hanno frenato la sostituzione dell’auto o l’acquisto di un secondo veicolo.
Pur in presenza di un’offerta più limitata non si sono registrate particolari tensioni sui prezzi, sia per la debolezza della domanda e sia, nello specifico, per l’incremento dell’IPT a carico degli acquirenti
“Con il mese di dicembre, tra i peggiori risultati dell’anno 2012 – commenta Franco Oltolini, Operations Director di LeasePlan Italia S.p.A., in qualità di responsabile del remarketing CarNext (società del Gruppo specializzata nella vendita di vetture usate provenienti dalle flotte in noleggio a lungo termine – si conclude un anno difficoltoso anche per l’usato che, a riprova della asprezza della crisi che ha caratterizzato il 2012, non è riuscito come in passato ad avere un trend in controtendenza rispetto alla vendita delle auto nuove. Ovvia conseguenza di un anno in cui i costi legati all’auto sono vertiginosamente aumentati e le disponibilità economiche delle famiglia, diminuite.
L’auspicio è che il 2013 possa rappresentare un anno di ripresa economica generale con impatto positivo  anche sul mercato dell’auto ed in particolare dell’usato anche se, i primi segnali non lasciano presagire miglioramenti a breveâ€