Sono oltre 100mila i veicoli a noleggio dotati di dispositivi telematici e l’80% delle imprese del settore prevede di aumentare nel prossimo anno l’utilizzo della connessione a bordo con APP e servizi integrati di infomobilità.
Futuri ambiti di maggiore applicazione per la telematica saranno: le officine per evitare il rischio frodi, la vettura per un’analisi dello stile di guida del driver e la carta carburante per un monitoraggio dei consumi della flotta.
Sono questi i principali trend emersi dallo studio condotto da Deloitte con ANIASA (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria) dal titolo “Connected Car & Renting” presentato stamane, in occasione dell’Assemblea Pubblica dell’Associazione a Milano.
La ricerca, condotta nei primi mesi del 2016, ha preso in considerazione un campione rappresentativo del 95% del mercato nazionale del noleggio veicoli: nel 2015 una flotta di oltre 730mila veicoli, 317mila immatricolazioni, una clientela di 67mila aziende e 2.700 PA, ogni giorno 12mila contratti di noleggio. La survey ha analizzato l’utilizzo e il livello di interesse del settore per gli strumenti telematici nell’offerta dei servizi a lungo e breve termine, identificando i possibili scenari di evoluzione nei prossimi anni.
Lo studio certifica il legame sempre più stretto tra l’offerta di noleggio veicoli e i supporti telematici, come evidenziano anche i dati forniti dagli operatori: a fine 2015 sono oltre 100mila i veicoli della flotta a noleggio dotati di sistemi telematici a bordo, di vario genere. E dall’inizio dell’anno importanti aziende del settore stanno dotando tutti i nuovi veicoli immessi in circolazione di tali dispositivi.
Lo studio evidenzia come il 90% delle aziende intervistate ha già realizzato o realizzerà nel prossimo futuro una APP per la prenotazione/utilizzo dei servizi di noleggio, mentre resta ancora limitata (inferiore al 30%) la quota di veicoli su cui sono stati installati antifurti hi-tech.
Sul fronte della domanda, le grandi aziende clienti mostrano un livello di interesse per il tema connected car più elevato dei clienti appartenenti al mondo delle PA.
Questi i principali vantaggi riconosciuti dagli operatori di noleggio ai dispositivi di connessione dell’auto:
• rivendita dell’usato: la possibilità di tracciare le informazioni sul veicolo con una sorta di “carta d’identità elettronica” del veicolo (regolarità nei tagliandi, manutenzione straordinaria, ecc.) può accrescere il valore del veicolo al termine del contratto;
• sicurezza: un’auto connessa migliora la sicurezza su strada, con vantaggi sia per la società di noleggio (es. tutela del bene), sia per il cliente driver/azienda (es. in caso di guasti/emergenza);
• gestione efficace: un’auto connessa permette studi ex-post per l’ottimizzazione della gestione della flotta, con vantaggi sia per la società di noleggio (es. tutela del bene) sia per il cliente driver/azienda (es. info-mobilità, consumi medi).
Secondo lo studio le funzioni di maggior interesse per offerta e domanda di noleggio riguardano in primis la sicurezza con l’emergency call e la valutazione dello stile di guida, seguite poi dalla tutela dai furti e dalla diagnosi da remoto.
Le aziende intervistate sono state sollecitate sui possibili scenari futuri nell’utilizzo dei dispositivi elettronici. Il 100% delle imprese ritiene preziosa l’installazione di un device da interrogare in fase di pre-istruttoria autorizzativa sugli interventi in officina, con l’obiettivo di contrastare le eventuali frodi, mentre 9 su 10 valutano positivamente l’introduzione di un riconoscimento (tipo bonus/malus) al cliente driver/azienda giudicato più o meno virtuoso sulla base dell’analisi del suo comportamento di guida.
Si stima che entro il 2020 il 90% delle transazioni relative al mondo dei trasporti utilizzerà supporti digitali: attraverso tecnologie iBeacons e sistemi di tracciamento delle distanze percorse si potranno addebitare i costi di viaggio/noleggio direttamente sugli account degli utenti, riuscendo a calcolare i costi di copertura assicurativa in relazione allo stile di guida.
I veicoli, inoltre, saranno in grado di comunicare con le infrastrutture circostanti (V2I) e con gli altri veicoli (V2V).
La crescita esponenziale della cognitive technology, infine, aprirà la strada a un nuovo tipo di auto capace di pensare e guidare come una persona, ma al tempo stesso in grado di sfruttare il sapere collettivo grazie ai propri sensori di bordo (saranno oltre 200 per veicolo entro il 2020), anticipando ed evitando incidenti e problemi di traffico.
“Il tema dell’auto connessa è sicuramente attuale e sentito anche per l’impatto che le nuove tecnologie potrebbero avere sull’intero sistema dei trasporti”, dichiara Marco Martina, Partner Deloitte ed esperto Automotive. “La direzione sembra ormai essere quella di una sempre maggiore presenza di dispositivi tecnologici sulle vetture e i passi da compiere sono almeno due: il miglioramento dell’affidabilità e della precisione della strumentazione di bordo e il miglior utilizzo dei dati rilevabili dalle auto connesse a servizio della user-experience e di chi, come gli associati ANIASA, è operatore nei servizi automobilistici”.
Come riconosciuto anche dagli associati ANIASA, infatti, l’istallazione di antifurti satellitari o scatole nere è fondamentale per un miglior monitoraggio delle flotte oltre che per la prevenzione di fenomeni come furti e incidenti.
Continua Martina: “Inoltre vorrei sottolineare che l’obiettivo deve essere quello dell’unificazione dei dispositivi di bordo e della capitalizzazione del patrimonio informativo che può essere raccolto dalle auto. L’analisi accentrata di dati che spesso sono accessibili solo attraverso la rilevazione diretta dalle vetture costituirebbe una vera svolta nella progettazione dei servizi offerti. Gli operatori di ogni settore ormai lavorano attraverso la rilevazione delle preferenze e degli stili di vita dell’utente finale ed è il momento che anche l’autonoleggio inizi a sfruttare queste informazioni”.
“I dati della ricerca condotta con Deloitte”, sottolinea Fabrizio Ruggiero, Presidente di ANIASA, “testimoniano la predisposizione del settore verso la continua innovazione. I servizi di telematica applicata alle flotte sono ulteriore conferma della funzione di saving esercitata dal noleggio, a supporto anche dei fleet manager e delle Case Auto in attività a forte valore aggiunto”.