Mercato auto a febbraio: il nuovo precipita, l’usato cresce.

Il mercato del nuovo e dell’usato a confronto. Primo bimestre 2013

Il mercato dell’usato e quello del nuovo, a giudicare dai primi due mesi del 2013, viaggiano su due binari opposti. L’usato ha imboccato il binario della crescita, segnando nel primo bimestre un risultato positivo del 3,6%, il nuovo

gen-feb ‘13

gen-feb ‘12

Var %

Vendite x giorno ‘13

Usato

713.544

688.978

3,6%

16.989

Nuovo

222.406

269.017

-17,3%

5.295

quello opposto, della decrescita perdendo il 17% nello stesso periodo. A livello quantitativo l’usato vale 3,2 volte quello del nuovo. E ogni giorno lavorativo si vendono quasi 17.000 vetture usate, contro quasi 5.300 vetture nuove.

Nel solo mese di febbraio il mercato dell’usato lordo (ossia con le minivolture – le permute che poi i commercianti venderanno ai clienti finali) ha segnato un incremento in volume del 1,07% con 343.403 passaggi, contro i 339.756 dello stesso mese dell’anno precedente; il che equivale a 3.647 passaggi in più.

Franco Oltolini, Operations Director di LeasePlan Italia S.p.A., in qualità di responsabile di CarNext (società del Gruppo specializzata nella vendita di vetture usate provenienti dalle flotte in noleggio a lungo termine) commenta

Passaggi di proprietà di autovetture febbraio 2013

Marca

febbraio 2013

febbraio 2012

Var %

Fiat

88.140

90.020

-2,09%

Volkswagen

22.576

21.979

2,72%

Ford

21.115

21.274

-0,75%

Lancia

19.509

18.097

7,80%

Opel

17.534

17.108

2,49%

Renault

17.382

16.932

2,66%

Mercedes

16.521

16.998

-2,81%

Peugeot

14.281

14.522

-1,66%

Citroen

13.849

12.465

11,10%

Audi

13.368

12.890

3,71%

Bmw

13.128

13.114

0,11%

Alfa Romeo

12.013

11.677

2,88%

Toyota/Lex.

10.865

11.187

-2,88%

Smart

9.878

9.526

3,70%

Nissan

6.987

6.415

8,92%

Altre

46.257

45.552

1,55%

Totale

343.403

339.756

1,07%

“Il mese di febbraio mostra ancora un risultato positivo, anche se meno evidente rispetto a quello di gennaio (+6%). E’ difficilissimo fare previsioni sul futuro. Ci troviamo in un periodo assolutamente anomalo: l’incertezza sulla costituzione del nuovo governo e la crisi economica, che non dà segnali di arresto, influenzano negativamente i comportamenti di acquisto e di consumo. L’indice di fiducia dei consumatori riflette questa incertezza: da una parte peggiorano i giudizi sulla situazione economica dell’Italia (da -136 a -142) e sulle opinioni sull’opportunità all’acquisto di beni durevoli (da -106 a -111), dall’altra migliorano le attese sulla situazione economica della famiglia (da -38 a -26), così come i giudizi sul bilancio familiare (da -33 a -28)”.